CBAM: verso una svolta per gli importatori europei

Approvata dal Parlamento UE la proposta di semplificazione per piccole quantità

Una notizia importante arriva dal Parlamento Europeo: è stata approvata la proposta di modifica del Regolamento UE 2023/956 (CBAM), con l’obiettivo di semplificare il quadro normativo per gli importatori soggetti al Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere.

Questa modifica rappresenta un primo passo significativo verso una gestione più equilibrata e accessibile degli obblighi CBAM, soprattutto per le piccole e medie imprese che si trovano ad affrontare adempimenti onerosi anche per volumi di importazione molto ridotti.

📌 Cosa cambia concretamente?

La proposta introduce una soglia minima annua di 50 tonnellate di merci CBAM per importatore.
Se l’importatore non supera questo limite:
• Non sarà più obbligato a presentare la dichiarazione CBAM
• Non sarà più tenuto ad acquistare i certificati CBAM

Questa misura alleggerisce sensibilmente gli obblighi di conformità per chi importa quantità contenute di prodotti soggetti al regolamento, come acciaio, alluminio, cemento, fertilizzanti, energia elettrica o idrogeno.

🟡 Ma attenzione: non è ancora legge

È importante sottolineare che le semplificazioni non sono ancora in vigore.
Affinché diventino effettive, sarà necessario un accordo finale tra Parlamento Europeo e Consiglio UE sul testo legislativo. Solo dopo l’adozione formale, la soglia dei 50 tonnellate annue potrà essere applicata.

🎯 Cosa significa per le aziende italiane?

Per gli importatori italiani – in particolare PMI e operatori che trattano piccoli volumi – si tratta di un possibile alleggerimento amministrativo importante, che permetterebbe:
• Una gestione più snella e sostenibile degli obblighi CBAM
• Maggiore concentrazione sulle operazioni commerciali
• Minori costi di compliance per volumi marginali

In un contesto dove le normative ambientali sono sempre più centrali nelle politiche europee, questa evoluzione rappresenta un passo pragmatico e attento alle esigenze operative delle imprese.

Il nostro consiglio? Prepararsi comunque alla piena conformità

In attesa dell’approvazione definitiva, gli obblighi CBAM restano pienamente validi, ed è fondamentale:
• Comprendere se i propri prodotti rientrano nella normativa
• Avviare per tempo la registrazione come dichiarante CBAM autorizzato
• Strutturare un sistema di raccolta dati con i fornitori esteri
• Monitorare l’evoluzione normativa e adeguarsi gradualmente

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